Il vicepremier Tajani propone uno studio approfondito sulle regole della cittadinanza italiana. Calenda e Borghi intervengono.
Il dibattito sulla cittadinanza italiana si riaccende con le dichiarazioni del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Durante un’intervista a Mattino Cinque, Tajani ha sottolineato la necessità di una riforma delle regole sulla cittadinanza, affermando che “è una questione di sentirsi italiani”.
Le parole di Tajani
Come riportato da Ansa, Antonio Tajani, leader di Forza Italia e attuale vicepremier, ha recentemente dichiarato la necessità di riformare le regole sulla cittadinanza italiana. “Serve una riforma sulle regole della cittadinanza”, aggiungendo di aver incaricato i gruppi parlamentari di condurre uno studio approfondito sul tema: “Ho dato mandato ai gruppi parlamentare – ha affermato Tajani – di fare uno studio approfondito sulla cittadinanza. Non ci prestiamo però a giochetti e emendamenti poi prepareremo la proposta di legge e la faremo vedere anche agli alleati ma per ora priorità è la manovra”.
Tuttavia, ha precisato che non si presteranno a “giochetti e emendamenti” e che, per ora, la priorità resta la manovra economica. Questo approccio, ha sottolineato Tajani, è un passo preliminare per comprendere meglio le esigenze del paese prima di presentare una proposta di legge, che verrà poi discussa anche con gli alleati. Le sue parole hanno subito generato reazioni contrastanti, con diversi esponenti dell’opposizione che hanno criticato la mancanza di un piano d’azione concreto.
L’intervento dell’opposizione
Non sono mancate le critiche dalle opposizioni, con Carlo Calenda di Azione che ha espresso il suo disappunto su X (ex Twitter): “Tajani dopo aver straparlato di ius scholae tutta l’estate ha deciso che prima deve studiare. In compenso la Schlein dice che prima deve “parlarne con le persone interessate”. Parlate e studiate, intanto ci sono 560mila ragazzi che aspettano”.
Anche Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato, ha attaccato Tajani, sostenendo che le dichiarazioni del vicepremier sembrano archiviare la battaglia di Forza Italia sullo ius scholae: “La dichiarazione di stamane con la quale Tajani annuncia di aver dato mandato ai gruppi parlamentari ‘di fare uno studio approfondito sulla cittadinanza’, di non votare in proposito nessuna proposta delle opposizioni e che registra come ora occorra concentrarsi ‘sulla vera priorità’ che è la manovra economica, annovera e archivia ufficialmente la battaglia d’agosto di Forza Italia sullo ius scholae nel capitolo ‘abbiamo scherzato’ (e qualcuno ha anche abboccato…)”.